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Spedizioni 2007

Nel corso del 2007 verranno effettuate due spedizioni nella zona del Distretto di Manang e due spedizioni nel Distretto di Dolpo, nei periodi aprile/maggio e settembre/ottobre.
Durante tutto l'anno, come nei precedenti anni, vengono fatti diversi viaggi in Nepal, per portare medicinali, attrezzature (sia mediche che di supporto alle nostre varie attività), ottenere permessi ed organizzare le varie spedizioni mediche.

Aprile/maggio
Ad aprile siamo partiti per il Nepal con quattro obbiettivi:
- definire ulteriori accordi con la SHF ed il Governo Nepalese, ed ottenere permessi definitivi per il Dolpo (il Dolpo è un distretto remoto - due giorni di volo da Kathmandu - ed a turismo limitato, con permesso di accesso che costa, per l'Upper Dolpo, 700 U.S. $ a settimana a persona, oltre alla tassa di ingresso al Phoksundo Park);
- portare delle carrozzine a rotelle ai disabili della SCIC (Spinal Cord Injury Centre) di Pokhara, presso il Green Pasteur Hospital, e programmare con loro attività a breve e lungo termine;
- recarci in Dolpo sia per organizzare il "campo medico" di fine settembre/inizio di ottobre, con la mobilitazione del nostro ospedale da campo in tende; proseguire il progetto "Arca di Pace", coinvolgendo anche altre scuole, oltre quella di Dunai; definire accordi con le autorità locali per ulteriori progetti a favore della popolazione;
- organizzare la fase 2 del progetto "Nepal per tutti", che prevede anche di portare, a novembre 2007, un gruppo di disabili in carrozzella, nepalesi ed italiani, al campo base dell'Annapurna.
Ovviamente anche questa volta abbiamo portato con noi un considerevole quantitativo di medicinali ed attrezzature mediche, oltre che palloni da calcio per i bambini del Dolpo.

In Nepal ottenere permessi ed autorizzazioni governative è una delle cose più complesse al mondo. A parte la burocrazia e la corruzione, i tempi sono estremamente lunghi. In Nepal si usa dire "time is no fixed". Se a questo si aggiungono alcune recenti leggi che ostacolano notevolmente il lavoro delle Ong (causa anche comportamenti non "ortodossi" di alcune di queste - ma non è giusto colpire tutti per colpa di pochi - o discriminare le piccole organizzazioni, come la nostra, istituendo una tassa annuale di 50.000 U.S. $, che solo le grandi organizzazioni, con grosse sovvenzioni nazionali ed internazionali, dalle mega sedi, dotate di tanto personale e SUV, si possono permettere), decidere di continuare ad organizzare programmi umanitari in Nepal, autofinanziati, come sono i nostri, denota una notevole caparbietà, pazienza, o masochismo!. Ed a volte ci si scoraggia talmente che si arriva pure a pensare di abbandonare tutto e rivolgere le proprie energie altrove. Ma l'amore per queste popolazioni (non è vero che si ha la classe dirigente che si merita, soprattutto per un paese che, per molti aspetti, è ancora al medio-evo), e per questi posti, ha sempre, per fortuna, il sopravvento.

Abbiamo pertanto "non completato" il primo obbiettivo!. Ma non demordiamo.

Siamo invece andati a Pokhara, per portare le carrozzine a rotelle allo Spinal Cord Injury Centre (SCIC), presso il Green Pasteur Hospital, il più grande lebbrosario (in gran parte dismesso, grazie alla drastica diminuzione della malattia) del Nepal. L'accoglienza ricevuta è stata, come al solito, commovente. Nei giorni successivi diversi incontri con i membri dell'Associazione dei Mielolesi e le autorità politiche locali hanno portato alla definizione di diversi programmi e progetti. Uno dei principali prevede la realizzazione di un centro per l'assemblaggio e/o la produzione completa di carrozzine a rotelle pieghevoli e deambulatori in leghe leggere. Il DDO (District Development Officer - l'equivalente dei nostri Presidenti di Regione) si è detto disponibile, su nostra richiesta, a fornire gratuitamente il terreno sul quale realizzare la struttura.
Inoltre realizzeremo corsi di istruzione per fisioterapisti, sull'uso corretto di mezzi e tecniche che limitino la formazione di lesioni da decubito, sull'uso dei cateteri (la quasi totalità dei mielolesi utilizza un tubicino trasparente, tagliato con le forbici, senza neppure gli angoli stondati, e riposto in una bustina - ovviamente non monouso - e le infezioni sono la quotidianetà e diventano normalità). Con l'aiuto di produttori di cateteri, che abbiamo già contattato, speriamo di poter fornire ai disabili nepalesi un quantitativo sufficiente di confezioni monouso.
Ai membri del SCIC abbiamo mostrato il filmato in DVD della prima edizione di "Nepal per tutti". Avevano già conosciuto i partecipanti, disabili italiani, alla prima fase. Per loro, che hanno problemi a spostarsi anche all'interno della loro stessa cittadina, vedere che "colleghi" sono riusciti ad arrivare a 3.000 metri e visitare posti, nel loro splendido paese, che tutti hanno sempre reputato inavvicinabili per mielolesi, è stato di uno stimolo incredibile. E l'eccitazione è arrivata alle stelle quando gli abbiamo proposto di partecipare alla seconda fase, a metà novembre, con il raggiungimento di ABC (Annapurna Base Camp).
Nei prossimi mesi torneremo a Pokhara, per consegnare loro altre carrozzine a rotelle leggere e pieghevoli.
Al nostro rientro in Italia abbiamo ricevuto dal SCIC la "richiesta" di diventare loro "Consiglieri" ufficiali e di autorizzare l'intitolazione a noi del centro che verrà aperto!.
Secondo obbiettivo completato in maniera superlativa.

Alla fine di aprile siamo arrivati in Dolpo, atterrando all'aeroporto in quota di Juphal, l'unico esistente nel distretto. Abbiamo utilizzato, grazie alla gentilezza del nostro amico Ang Tshiring Sherpa, proprietario della compagnia, un volo speciale, ad un prezzo molto speciale, della Yeti Airlines da Pokhara.
Il comandante dell'aeroporto militare, nostro amico da tempo, come al solito ci ha agevolato in tutti i modi possibili, e ci ha trattenuti per il pranzo. Eravamo attesi dalla nostra guida di sempre, Chandra Shahi, e da alcuni portatori. A Kathmandu, infatti, avevamo acquistato circa trecento libri, sia in nepalese che in inglese, vocabolari e molti ausili didattici (posters geografici, storici, letterari, botanici, etc.), per gli studenti della scuola pubblica di Dunai. Con noi avevamo anche la bandiera dell'Arca di Pace.

Continua ... in fase di aggiornamento!!!

   

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