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Arca di Pace

"Arca di Pace" è un progetto finalizzato alla presentazione di una risoluzione al Segretario Generale dell'ONU, affinchè l'"Ora di Pace" possa divenire una materia di studio stabile nel programma formativo degli studenti. Tale richiesta sarà inoltrata dopo che alcune delle scuole nazionali ed internazionali avranno svolto, nel biennio 2005-2007, una serie di attività che comprendono anche la sperimentazione dell'Ora di Pace.

L'iniziativa, promossa dalla Comunità Montana dell'Aniene, ed alla quale la Tilicho Ong/Onlus ha prontamente aderito, realizzando il gemellaggio tra la Scuola Pubblica di Dunai (Dolpo, Nepal), e l'Istituto Comprensivo Statale di Arsoli (Roma), è basata su un "programma culturale" biennale (2005-2007), articolato sui temi della politica internazionale, sui diritti universali, sulle grandi questioni globali, con lo scopo di sviluppare in ultimo, tra gli studenti, una coscienza ed un desiderio di coesistenza pacifica tra i popoli, contro la diseguaglianza e l'emarginazione, incentivando e consolidando valori quali il rispetto reciproco, la tolleranza e l'integrazione tra i popoli, la libertà, la pace, sottolineando il valore della solidarietà e dell'impegno a debellare la povertà, la fame, le malattie.
Tale programma culturale è ideato e realizzato da un Tavolo di Coordinamento costituito da diversi enti, istituzioni ed associazioni, tra cui: CNI-Unesco, Unicef, e prevede la collaborazione di diversi altri enti ed istituzioni, tra i quali il CDEC-Progetto Memoria.
Il progetto vuol evidenziare l'importanza di accrescere il ruolo educativo della scuola quale luogo dove i giovani possano sviluppare la dimensione di cittadini attivi ed il loro senso di appartenenza alla comunità, attraverso iniziative che promuovano la loro partecipazione, l'assunzione di responsabilità ed il loro impegno sociale.
L'attività è svolta anche in collaborazione con la III Università degli Studi di Roma, che ha già svolto dei corsi di educazione alla pace nell'ambito del Master Internazionale di II Livello in Scienze della Cultura e della Religione, a cura del Prof. Carlo Felice Casula e della Dr.ssa Liliosa Azara, e con la quale è allo studio la costituzione di una "Cattedra Unesco", che possa anche consentire la futura formazione di "docenti di pace". L'iniziativa, tra gli altri, è stata sostenuta dalla Regione Lazio e dalla Provincia di Roma.
Il progetto prevede che le scuole protagonite siano dotate ognuna di uno "scaffale della Pace", composto da testi per ragazzi, ciascuno secondo la propria lingua, provenienti da autori di diverse nazionalità. In alcuni dei Comuni che partecipano al progetto saranno attivate e coinvolte le rispettive biblioteche, dotandole di apposite sezioni sui temi della pace. E' previsto anche lo svolgimento di seminari ed incontri.
Dopo le attività più a carattere teorico del primo anno, il programma della seconda annualità (2006-2007), prevede una serie di iniziative più pratiche e concrete, attraverso l'incentivazione ai gemellaggi tra scuole italiane e scuole individuate in paesi esteri, tra cui il Kosovo, la Bosnia, l'Erzegovina, la Palestina, Cuba, lo Saharawi, l'Iraq, il Nepal, il Kenia, Israele, la Bolivia, con l'avvio di scambi di amicizia tra gli studenti, percorsi di conoscenza e confronto, ed assunzione di piccoli impegni di solidarietà.

Le scuole gemmellate, ed attualmente coinvolte nel progetto sono:

Scuola Rolando Valdivia- S.Cruz del Norte-Cuba
3° CIRCOLO DIDATTICO “E. DE FILIPPO”-VILLANOVA DI GUIDONIA (Rm)

Primary and Secondary School-Qabatia-Palestina
Istituto Comprensivo Tivoli Terme (RM)

Public School di Dunai-Distretto di Dolpo-Nepal
Istituto Comprensivo Statale di Arsoli (Roma)


Istituto Comprensivo Statale di Vicovaro (Roma)
Scuola Divino Niño di Cochabamba-Bolivia  
S.Teresia Secondary School-Ithanga-Kenia

Handinhand-Gerusalemme-Israele
Istituto comprensivo "E. Q. VISCONTI" - S. E. "E. Gianturco" (Roma)

Scuola Primaria di Artemisa-Cuba
ICS E.Majorana-Lanuvio (Roma)

Progetto Dunai
Gli alunni dell’Istituto Comprensivo di Arsoli hanno avviato, dopo un primo incontro con la Tilicho Ong/Onlus, dal mese di gennaio 2007, il percorso di conoscenza con il Nepal attraverso il supporto dei loro insegnanti, affrontando i particolari e diversi aspetti delle abitudini e della cultura di quel paese, analizzandone e studiandone le diverse caratteristiche, rivolgendo particolare attenzione  alla religione, al modo di vestirsi, alle caratteristiche delle abitazioni, alla scuola, alla condizione della donna, all’ambiente geografico ed alla fauna.
Grazie alla collaborazione della Tilicho Ong/Onlus stanno proseguendo l’avvicinamento a quella realtà, in particolare con la scuola di Dunai, nel distretto del Dolpo, una delle zone remote e più povere del Nepal.
La Tilicho Ong/Onlus ha realizzato la successiva "scheda informativa" sul  Distretto del Dolpo, che contiene anche una parte dei progetti che la Tilcho Ong/Onlus sta realizzando e/o realizzerà per gli studenti del Dolpo.

Per raggiungere Dunai, nel Distretto del Dolpo (o Dolpa), regione di Karnali, una delle 14 regioni in cui è suddiviso il Nepal, servono due voli da Kathmandu (Kathmandu/Nepalgunj e Nepalgunj/Juphal), ed almeno due giorni, se le condizioni meteo sono buone. Si atterra all’aeroporto in quota di Juphal (2.490 m.s.l.m.), e poi ci sono tre ore di cammino (nel periodo “buono”, non in inverno, con la neve, o quando diluvia). Il Karnali è nel nord-ovest del Nepal, nella catena himalayana, è la zona più remota, e non dispone di alcuna strada di accesso dal resto del Nepal. Dunai, 2.075 m.s.l.m., è provvisto di un servizio di telefonia satellitare, che non funziona sempre ed è molto costoso. Non è collegato con il resto del Nepal da alcun altro sistema di trasmissione, se  si escludono le radio dei militari e quelle dell’aeroporto di Juphal (una pista di terra battuta su uno sperone di roccia che serve da “trampolino” per i piccoli “twin otter”- aerei ad elica da 8/10 posti).
La scuola pubblica di Dunai, capoluogo del distretto del Dolpo (Dolpa), serve numerosi villaggi del Lower Dolpo (Basso Dolpo). Gli studenti arrivano da villaggi distanti anche 4 ore di cammino (ricordiamo che è tutta zona di montagna, al confine con il Tibet). La scuola non dispone di mensa, biblioteca, laboratori di alcun tipo. Le aule, molto spartane, con i tetti in lamiera, sono bollenti d’estate e gelate d’inverno, quando non ci piove dentro, durante i violenti temporali. Non dispone di servizi igienici separati per maschi e femmine e, quelli esistenti, sono veramente indecenti. Pur essendo costruita sul lato destro di un fiume (sul lato sinistro c’è il villaggio), non ha acqua corrente e/o potabile. L’acqua non potabile del fiume viene prelevata con taniche, e bevuta senza trattamento. L’orario di inizio delle lezioni è alle 10:00, per permettere a coloro che abitano lontano di poter raggiungere la scuola, ed a coloro che sono più vicini di aiutare la famiglia, accudire gli animali, lavorare i campi, trasportare materiali (vedi foto alla fine del testo).
Questa è la situazione degli allievi della Scuola Pubblica di Dunai, divisi per classi e per sesso, aggiornata alla ripresa delle lezioni, a marzo 2007 (le lezioni vengono interrotte a dicembre, causa il clima rigido  e la pericolosità dei sentieri di montagna, e quest’anno l’inverno è stato particolarmente freddo – dopo 62 anni ha nuovamente nevicato a Kathmandu ! ):



Classe

Ragazzi

Ragazze

6

34

33

7

39

25

8

51

29

9

53

24

10

30

29

11

74

42

12

28

29

Totale allievi: 520

Il progetto della Tilicho Ong/Onlus prevede la costruzione di una mensa e di un ostello, diviso per maschi e femmine, dove gli studenti che distano più ore di cammino dalla scuola possano soggiornare durante il periodo scolastico.
Altre priorità sono la sistemazione dei tetti delle aule, la costruzione di una biblioteca (inclusa la fornitura di libri in inglese e nepalese), di due laboratori, la realizzazione di servizi igienici (rispettosi dell’ambiente), separati per maschi e femmine.
Poi l’adozione a distanza degli studenti più indigenti, per permettere loro di proseguire gli studi (la percentuale di abbandono è particolarmente alta, soprattutto tra le studentesse), fino all’adozione totale della popolazione scolastica. 




   

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