La Tilicho Ong/Onlus opera da anni sulle montagne del Nepal, al confine con il Tibet. Abbiamo un ospedale da campo in tende, ma ci occupiamo di welfare a 360°. Ci siamo resi conto che, dopo aver curato le persone, bisogna anche metterle in grado di sopravvivere, procurandosi il cibo e quanto altro necessario alla sopravvivenza in quelle zone. Abbiamo pertanto avviato una serie di progetti nell'ambito dell'agricoltura, della riforestazione, del turismo responsabile ed etico, dell'educazione scolastica, della pace (il Dolpo, fino all'anno scorso, per 12 lunghissimi anni, è stato teatro della sanguinosa "guerra civile", e oltre l'85% del territorio era in mano ai "maoisti"), della prevenzione sanitaria ed ambientale, smaltimento rifiuti in quota, formazione, etc..

Qui in Italia abbiamo un programma per disabili (anche in collegamento con "Nepal per tutti"), ed iniziative in ambito protezione civile.

Siamo un gruppo affiatato di persone che amano la vita ed il proprio prossimo meno fortunato.
Qualcuno tra di noi ha iniziato ad andare in Nepal, per arrampicare, nel lontano 1972. Altri non ci sono mai stati ma, attraverso i racconti, le foto, i filmati di quelli di noi che per tanti anni ci sono stati, e continuano ad andarci, anche 3/4 volte all'anno, ormai lo "conoscono" molto bene, e partecipano all'organizzazione delle nostre attività, a fare quel "lavoro di retrovia" così importante per gli scopi che ci prefiggiamo.
Tra di noi ci sono studenti, infermieri, fisioterapisti, biologi, disabili, medici, lavoratori dello spettacolo, pensionati, grafici, ingegneri informatici, casalinghe, impiegati statali, disoccupati.
A settembre del 1995 abbiamo dato vita ad una associazione, la Tilicho, dal nome di un lago, il più alto tra i grandi laghi in quota, che uno di noi, per tanti anni, aveva invano cercato ma non aveva mai trovato, perchè aveva il pallino delle "invernali assolute", e pertanto ci arrivava "più o meno sopra" quando era completamente ghiacciato ed irriconoscibile.
La costituzione della Associazione Tilicho era il modo per "tentare di iniziare a restituire" un pò di quell'amore che per tanto tempo, dal 1972 al 1995, avevamo ricevuto dalle popolazioni della zona dell'Annapurna. Tra gennaio e febbraio ci recavamo, la maggior parte degli anni, per le nostre invernali assolute, in quelle meravigliose zone al confine con il Tibet. Le Tea houses ed i Lodges (i "rifugi" nei quali alloggiano e mangiano i turisti) erano chiusi perchè in quei periodi non c'è turismo in quota.
All'imbrunire piantavamo le nostre tende HiTech fuori dai piccoli villaggi, per non disturbare, e preparavamo i nostri "pasti pronti" ipercalorici, pregustando il calore del nostro sacco a pelo tridimensionale in pura oca, all'interno della nostra super tenda Ferrino Hi Lab.
Ma abitanti di quei villaggi, che avevano seguito i nostri "movimenti", venivano a chiamarci, per offrirci un ricovero nelle loro povere case dove, a volte, tra una pietra e l'altra ci passava quasi una mano (figuriamoci il vento), ed offrirci un pasto caldo fatto con le loro provviste invernali. E mentre noi mangiavamo (per almeno 4 nepalesi!), loro ci guardavano, con discrezione ed "affetto". La mattina poi, rifiutavano i nostri soldi: che se ne facevano, in quota ed in inverno? Lì non ci sono supermercati, dove ricomprare quello che avevamo consumato!
Regalavamo loro quello che gli poteva essere utile: pile, torce, medicinali, qualche indumento Hi Tech, la favolosa cioccolata fondente dell'Esercito Italiano. Ma non siamo mai stati in grado di "avvicinare", con quei doni, il gesto d'amore compiuto da gente povera ma tanto ricca di cuore, che ci offriva anche quello di cui non avrebbero potuto e dovuto privarsi, in quel periodo dell'anno.
Dal 1995 abbiamo iniziato a recarci in Nepal non più per trekking od invernali assolute, ma per portare medicinali (negli anni a seguire abbiamo visto che alcuni farmaci potevamo anche acquistarli in Nepal, dato che lo standard era buono. Inoltre favorivamo l'economia locale, e risparmiavamo sul costo dell'over weight aereo - attualmente quasi 37,00 Euro a Kg!); vestiario (ma anche per quello, dopo poche costose esperienze di "trasporto aereo", abbiamo optato per l'acquisto in loco, per tutte le ragioni già dette, ma anche perchè le taglie sono diverse, i colori locali maggiormente apprezzati, e cachemire e lana costano molto poco); denaro con il quale "adottare" a distanza (SAD) prima bambini, poi intere famiglie.
Nel 1999, finalmente, trovavamo il lago Tilicho ("cho" in tibetano significa "lago"), perchè ci siamo recati nella zona a luglio. Al coordinatore delle attività dell'Associazione Tilicho, che è stato il primo Course Director PADI in Italia ed ha insegnato alla Scuola di Specializzazione di Medicina del Nuoto e della Subacquea, all'Università di Chieti, veniva l'idea di organizzare un evento per richiamare turisti nella zona dell'Annapurna: un evento subacqueo, con stages, conferenze, per appassionati dell'immersione in quota, della ricerca scientifica, per scienziati, nutrizionisti, medici iperbarici, curiosi.
Nel 2002 abbiamo presentato all'EUDI Show di Verona il progetto "Tilicho Medical Research Expedition", con il tentativo di record del mondo di immersione in quota con autorespiratore. Volevamo incrementare il turismo, ormai languente e sbiadito ricordo degli anni fino al 1995, prima dell'inizio delle attività dei "maoisti", e rivitalizzare l'economia locale. Creare, con l'occasione, una struttura medica mobile, a disposizione delle popolazioni locali, gratuitamente, e dei turisti (che avrebbero pagato le prestazioni mediche eventualmente ricevute con le assicurazioni che tutti coloro che vanno sulle montagne del Nepal sottoscrivono).
Abbiamo dovuto rinunciare all'evento per gravi avvenimenti socio-politici locali ed anche per carenza di sponsors economici.
Ma ormai disponevamo di attrezzature mediche e tecniche, di know-how, ed abbiamo deciso di integrare le nostre attività con il progetto "Health for Everyone".
A marzo del 2005 abbiamo trasformato l'Associazione Tilicho, costituendo la Tilicho Ong/Onlus (Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale). Il resto lo saprete "sfogliando" il sito e, perchè no, contattandoci e venendo con noi in Nepal. pd