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Spedizioni 2006

Nel corso del 2006 verranno effettuate due spedizioni nella zona del Distretto di Manang e due spedizioni nel Distretto di Dolpo.

Aprile/maggio
Causa la situazione politica in Nepal, siamo stati costretti a rimandare la spedizione di aprile/maggio.
A metà maggio abbiamo comunque portato in Nepal un considerevole quantitativo di materiale medico (medicinali ed apparecchiature).
Siamo inoltre riusciti a trasportare in Dolpo 2 tonnellate di riso, acquistato a Kathmandu. Eravamo a conoscenza, sia tramite conversazioni telefoniche via satellite, che attraverso la stampa nepalese (titoli del tipo "Il Dolpo alla fame"), che da circa 3 mesi non pervenivano aiuti alimentari nel Dolpo.
Torneremo in Nepal entro le prossime due settimane per portare un container di apparecchiature mediche e medicinali, che ci sono stati regalati dal Prof. Franco Bruno Mercuri, della Clinica di Chirurgia Addominale dell'Eur (Roma). Sarà l'occasione per concordare, anche con un gruppo di medici nepalesi, con i quali siamo già in contatto, date e modalità delle prossime spedizioni di settembre/ottobre.

Agosto
Ad agosto siamo tornati in Nepal con un considerevole carico di medicinali che non si trovano in Nepal (quelli reperibili in Nepal, e con un buono standard qualitativo, preferiamo acquistarli in loco: evitiamo ingenti spese di spedizione e diamo un contributo all'economia locale), ed ulteriori nuove attrezzature mediche e ricambi per il nostro ospedale da campo in tende.
Abbiamo gettato le basi per un accordo con la Sagarmatha Health Foundation (SHF), la più antica ONG nepalese, che si occupa di salute ed assistenza a 360° alle popolazioni delle aree più povere, ed il Tribhuvan University Teaching Hospital (TUTH) di Kathmandu, il più grande ospedale pubblico nepalese, e l'unica facoltà di medicina in Nepal.
L'interesse, da ambo le parti, per un lavoro in comune, è estremamente sentito.

Settembre
Stiamo preparando il programma "Nepal per tutti", che partirà da Roma il prossimo 18 settembre. Abbiamo studiato e verificato sul posto, tappa per tappa, quello che riteniamo il miglior itinerario possibile per accogliere i diversamente abili, in carrozzina a rotelle, che parteciperanno al programma: siamo sicuri che sarà di notevole effetto, come lo è stato per noi durante la preparazione, e che riusciremo a raggiungere tutti gli obiettivi che il programma si prefigge. Con il Nepal Tourism Board (NTB) abbiamo concordato una conferenza stampa per il 20 settembre, nella loro sede di Kathmandu. Il NTB si preoccuperà di invitare i media nepalesi.

Settembre
Prima di partire per Roma, il 12 settembre, abbiamo concluso l'accordo con la Sagarmatha Health Foundation (SHF) ed il Tribhuvan University Teaching Hospital (TUTH).

Il 18 settembre è partito da Roma il programma "Nepal per tutti". Il numero dei diversamente abili è stato limitato a 6 per le varie problematiche che un volo aereo così lungo evidenzia, oltre che per la mancanza di sufficienti posti nei voli. Il gruppo è composto anche da 12 tra accompagnatori e personale della Tilicho Ong/Onlus. Durante le due tratte di volo Roma/Doha e Doha Kathmandu abbiamo avuto una sensibile collaborazione da parte delle autorità aeroportuali (fatta eccezione per la sicurezza privata degli AdR ai varchi dell'Aeroporto di Fiumicino) e del personale della Qatar Airways. All'arrivo a Kathmandu ci siamo accorti, al ritiro dei bagagli, che 4 carrozzine erano state danneggiate (due seriamente), oltre che uno dei grandi flight cases della Explorer, contenente attrezzature mediche. Abbiamo passato la serata e parte della notte a tentare di rimetterle a posto, anche con l'aiuto del personale dell'Hotel Tibet e di un tecnico locale. Abbiamo già previsto, per il prossimo viaggio, la realizzazione di apposite valige in kevlar, per proteggere le carrozzine da "disertori della vanga" che non le stivano correttamente!
Il giorno dopo è iniziata l'emozione per tutti. Il Nepal è un paese pieno di barriere architettoniche e questo, ci è stato detto dal Nepal Tourism Board, è il primo gruppo di diversamente abili in carrozzina a rotelle che mette piede in Nepal, e si prefigge di visitare molti dei più bei siti, anche e soprattutto di montagna, che ci sono nel paese. Il primo approccio è con il traffico caotico e gli alti marciapiedi che costeggiano Lazimpath, per arrivare al Palazzo Reale e Thamel, il centro turistico di Kathmandu. Ma la collaborazione della popolazione locale ed il loro calore umano, si fanno apprezzare e sentire subito, e ci accompagneranno per tutto il viaggio.
Il 20 settembre, con il pulmino che ci accompagnerà per le prossime due settimane (esclusi 2 giorni in cui avremo bisogno di fuoristrada), e che abbiamo "decorato" con i nostri loghi, ci rechiamo al palazzo del Nepal Tourism Board per la conferenza stampa. E' un successo al di là dello sperato: la sala conferenze è gremita di giornalisti della Tv, della radio e della carta stampata, di fotografi. Le cento brochures in inglese che avevamo preparato, non sono sufficienti. Nel corso della conferenza stampa abbiamo dato notizia dell'accordo siglato con la Sagarmatha Health Foundation (SHF) e con il Tribhuvan University Teaching Hospital (TUTH), che ci legherà a queste strutture per i prossimi anni. Con loro organizzeremo le spedizioni 2007 con il nostro ospedale mobile in tende. Durante la conferenza l'interesse è dimostrato dalle numerose domande che ci vengono poste e dalle tante richieste di interviste che ci vengono fatte. Tutti i maggiori quotidiani, riviste, radio e televisioni locali e nazionali ci riserveranno servizi nei giorni a seguire. Anche MTV India ci darà un grande spazio televisivo per 4 giorni consecutivi. E nei giorni successivi il nostro pulmino verrà fatto oggetto di tante testimonianze di affetto da parte della popolazione locale. A Pokhara un fisioterapista locale, riconoscendo il logo della Tilicho ed avendo letto del nostro programma, ci seguirà fino al Museo Nazionale della Montagna, per chiederci di visitare il Green Pasteur Hospital, uno dei più grandi lebbrosari nepalesi, per fortuna ormai diversificato come utilizzo, vista la diminuzione della malattia. Abbiamo accolto con entusiasmo la sua richiesta, soprattutto quando ci ha detto che aveva dato vita, all'interno dell'ospedale, al primo centro di rieducazione per persone con lesioni spinali, e che li aveva organizzati in un'associazione di disabili. L'incontro e la successiva visita sono stati commoventi. Seppur con mezzi e strumenti per noi "rudimentali", la volontà di costruire una struttura a favore dei disabili nepalesi è tangibile, e l'entusiasmo con il quale i numerosi disabili accolgono il nostro gruppo è tale che immediatamente decidiamo di sponsorizzarli e di stabilire una cooperazione. Due carrozzine dell'Istituto S. Stefano vengono loro promesse in dono, ed un immediato contatto con l'unico chirurgo spinale di Kathmandu viene realizzato. Attualmente stiamo preparando del materiale da inviare a sostegno delle loro iniziative, ed è in fase di avvio la ristrutturazione della loro camera operatoria, per consentire interventi di chirurgia spinale.

Nelle due settimane che abbiamo trascorso in Nepal, abbiamo visitato, tutti insieme, i maggiori siti d'interesse turistico di Kathmandu (Swayambhunath, Boudhanath, Pashupatinath, Durbar Square, Thamel), della Valle di Kathmandu (Patan, Bhaktapur, Bungamati, Khokana, Namoboudha/Tamangligi, Dhulikhel), di Nagarkot, Pokhara (Naudanda, David's Falls, il Campo dei Rifugiati Tibetani, il Museo Internazionale della Montagna), etc.. Mai scalinate o pendii hanno arrestato la nostra "marcia": abbiamo consumato i nostri pasti nei ristoranti panoramici in cima a torri; siamo saliti fino alla parte più alta del tempio delle scimmie, che domina Kathmandu; abbiamo ammirato il sorgere del sole sulla sommità dell'altopiano di Naudanda; siamo saliti in cima al monastero di Nagarkot, incuranti della pioggia; abbiamo attraversato uno dei più lunghi ponti tibetani, vicino a Pokhara.
Prima di partire per Pokhara siamo andati al Campo dei Rifugiati Tibetani di Swayambhunath, a visitare la Clinica del campo ed a portare, come consuetudine in questi anni, un considerevole quantitativo di medicinali ed apparecchiature mediche.
Una parte delle emozioni che abbiamo vissute, e che rimarranno impresse nei nostri cuori e nelle nostre menti, sono raccolte in un DVD ed in un filmato in DVCAM (realizzati grazie alla preziosa partecipazione del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco - Centro di Documentazione di Torino), che sono a disposizione per organizzare proiezioni, e nella lettera che i 6 diversamente abili hanno indirizzato alla Tilicho.
L'entusiasmo è stato tale e tanto che ... stiamo realizzando, su richiesta dei nostri amici diversamente abili, la salita ad un campo base, a quota 4.500-5.000 m.s.l.m!!!

La Tilicho Ong/Onlus, con il programma "Nepal per tutti", si propone di dare una mano alle persone disabili che vogliono conoscere il Nepal, aiutandoli soprattutto nei due ambiti di intervento che la disabilità fisica rende problematici: l’organizzazione e l’impegno economico.
Una delle finalità del programma è quindi quella di aprire una strada facilmente percorribile verso il Nepal, in modo che altre persone con disabilità possano conoscere questo affascinante e bellissimo Paese. Allo stesso tempo vogliamo creare un precedente che dimostri che la volontà può far superare moltissime barriere. Quindi un esempio, un simbolo per altri viaggi e per altre possibilità.
Il programma si inserisce a pieno titolo nelle finalità della Tilicho Ong/Onlus che, oltre a favorire un turismo eco sostenibile che contribuisca all’economia locale, si adopera per offrire un sostegno sanitario ed umanitario alla popolazione nepalese. Pertanto il programma “Nepal per tutti” ha individuato e sosterrà un ulteriore progetto a favore delle persone nepalesi con disabilità fisica. La costruzione di un centro per la riabilitazione neuro-motoria e di un laboratorio per la costruzione di protesi ortopediche sono i passi successivi, nell’ottica della realizzazione della prima struttura ospedaliera  Italiana in Nepal.

   

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