Untitled Document

Untitled Document
HomePage |5X1000 ||Donazioni |Imposta come HomePage |Aggiungi ai preferiti    
 
   
  Chi siamo
  Progetti
  Obiettivi
  Arca di Pace
  Adozioni a distanza
  Immagini
  Patrocini
  Sponsors tecnici
  Amici
  Dati scientifici
  Mappe
  Parlano di noi
  5X1000
News
  Links
  Utilità
  Download
  Contatti
  Donazioni
  Collabora con noi
  Mailing list
  Grazie a...
   
   

Spedizione 2005

L'edizione 2005 doveva realizzare quanto non fatto nel 2004 .

Da marzo a settembre, in diversi viaggi, abbiamo trasferito quasi completamente tutto il materiale e le attrezzature, protetti nelle eccezionali valigie della Explorer, come bagaglio in stiva. Un considerevole impegno economico, che ci ha però garantito l'arrivo di tutto il materiale in Nepal. Sono proseguiti gli incontri con una ONG nepalese, con la quale stiamo cercando di avviare una serie di programmi e sinergie operative.

Settembre
Causa rinunce, all'ultimo minuto, di alcuni membri della spedizione, ed a due defezioni appena arrivati a Kathmandu, il progetto nella zona di Manang è stato posticipato a marzo/aprile 2006. A Kathmandu abbiamo organizzato un corso sull'utilizzo di tutte le nostre attrezzature medico scientifiche, rivolto a 5 medici locali che ci avevano dato la loro disponibilità a partecipare al progetto. Altri due medici, uno tedesco ed uno inglese, sono venuti alla nostra base, l'Hotel Tibet, e si sono offerti per le prossime fasi del progetto. Un gruppo di altri medici Nepalesi ci ha dato la loro disponibilità per una nuova fase del progetto Tilicho, che interesserà il Distretto di Dolpo. Di lavoro, comunque, ne abbiamo avuto in continuazione. Tutti i kits di reagenti della Diacron per le analisi sono stati utilizzati, come pure le scorte di carta dell'elettrocardiografo, od i flaconi di gel dell'ecografo: in Nepal trovare persone da curare non è assolutamente un problema, purtroppo! Alla fine abbiamo terminato anche le scorte di medicinali e presidi medico-chirurgici, e siamo stati costretti a rivolgerci ad un gentile e collaborativo grossista di Kathmandu, che ci ha venduto tutto quello di cui avevamo bisogno a tariffe più che oneste. Un gruppo di 19 turisti occidentali che doveva recarsi sull'Everest si è prestato alla "sperimentazione" (anche se sono 12 anni che lo utilizziamo) del Fitoginkgo della Solgar (Ginkgo biloba), per la prevenzione dell'AMS (Acute Mountain Sickness), sottoponendosi ad esami del sangue prima, durante ed al ritorno dal trekking al campo base dell'Everest. I risultati sono stati più che soddisfacenti, e non fanno che confermare quanto già avevamo riscontrato con altri gruppi negli anni precedenti. Ma la studio prosegue...

Siamo stati invitati a visitare la clinica dei Rifugiati Tibetani di Swayambhunath (vicino al "Tempio delle scimmie"), realizzata dall' Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR), assieme con l'American Himalayan Foundation, nel novembre del 1998, all'interno del Centro di accoglienza per i Rifugiati Tibetani, creato dalla Unione Europea nello stesso anno. Qui arrivano tutti i Tibetani che fuggono dal Tibet occupato, e sostano per curarsi e riposarsi, dopo il massacrante percorso, in inverno, senza calzature ed abbigliamento idoneo. Purtroppo il confine può essere superato, attraversando un fiume ghiacciato, solo in periodo invernale, quando le avverse condizioni climatiche rendono meno frequenti le perlustrazioni delle pattuglie di militari cinesi, ed il fiume impetuoso è ghiacciato. Quest'anno il fiume è ghiacciato in ritardo, per cui i profughi Tibetani sono iniziati ad arrivare numerosi solo alla fine di settembre. Ed il loro numero crescerà fino a marzo. Arrivano stremati, congelati (non è raro il ricorso ad amputazioni per le lesioni da freddo), affamati e con patologie mediche di tutti i tipi. Abbiamo rifornito la clinica di medicinali e materiale vario per medicazioni. Nella prossima visita porteremo ulteriori aiuti medici. Nel frattempo stiamo cercando di portare in Italia, per farli curare in centri specialistici (per grandi ustionati e chirurgia ortopedica), due ragazzi ed una ragazza, Kunchok, Dorjee e Sonam.

Su richiesta e con il prezioso supporto del General Manager della Yeti Airlines siamo andati nel Distretto di Dolpo, il più povero del Nepal, lontano dagli importanti flussi turistici, anche se è una delle zone più belle e remote del Nepal. Per arrivare a Dunai, il capoluogo del Distretto, bisogna prendere, da Kathmandu, due voli. Il primo fino a Nepalgunj (dove c'è un clima caldo tropicale ed una umidità pazzesca). Da qui un successivo volo, con un piccolo aeroplano, fino a Juphal, per poi proseguire a piedi (e d'ora in poi sarà l'unica forma di spostamento), per il meraviglioso Dolpo (il film "Himalaya" è stato girato interamente in questa zona). Il Dolpo è diviso in Basso ed Alto Dolpo. Dunai si trova nel Basso Dolpo, a tre ore di cammino da Juphal, in una zona controllata dalle autorità governative. Tutto l'Alto Dolpo è praticamente sotto il controllo maoista. Considerato lo scopo della nostra spedizione, e le preziose amicizie in loco (la gentilissima famiglia Upadhaya e la disponibile guida Chandra Shahi, che tutti conosce!), abbiamo ricevuto la massima collaborazione da tutti. Niente e nessuno ha mai messo a repentaglio od in discussione, la nostra sicurezza. La conferma, in tanti anni di visite in Nepal, che è un paese dove la sicurezza dei turisti è un imperativo per tutti.

Nel Lower Dolpo abbiamo visitato molti villaggi. Nella maggior parte di questi gli abitanti non avevano mai visto un turista! E quello che abbiamo trovato è al di là dell'immaginabile, e non nel bene, per quanto riguarda la situazione socio-sanitaria. Abbiamo pertanto subito aderito alla richiesta del General Manager della Yeti Airlines e, da marzo 2006, inizieremo ad operare anche nel Distretto di Dolpo. Durante la nostra prima visita abbiamo incontrato molti capi villaggio, entusiati del nostro programma di aiuti medico-umanitari. Con loro e con gli insegnanti delle scuole locali, oltre che con il Capo del Distretto (District Officer), abbiamo discusso delle necessità prioritarie. Un programma elementare di igiene personale, assieme con l'incentivazione dell'uso del cucchiaio, ed altre semplici ma efficaci precauzioni per la sicurezza dei bambini (le ustioni da liquidi bollenti sono all'ordine del giorno), sono stati alcuni dei punti di partenza individuati. Abbiamo suggerito di acquistare i medicinali direttamente dal nostro "amico" grossista di Kathmandu, che riceverà l'ordine via fax (le comunicazioni satellitari funzionano!) e, senza alcun costo aggiuntivo, ma con un ulteriore sconto del 16% sul prezzo da grossista, consegnerà alla Yeti Airlines i medicinali ordinati. La Yeti Airlines ha accettato, su nostra richiesta, di trasportare gratuitamente i medicinali. Attualmente gli abitanti del Dolpo pagano i medicinali anche il 400/500% in più dei prezzi al dettaglio a Kathmandu. Questa differenza viene giustificata con le spese di trasporto ed il compenso della persona che si reca a Kathamndu a fare gli acquisti!. Sono in fase di progettazione alcuni efficaci posters, in stile nepalese, con disegni e scritte in nepalese ed inglese, per evitare che i bambini respirino il fumo nelle cucine, corrano il pericolo di ustionarsi con liquidi bollenti, per favorire l'igiene personale e l'uso del cucchiaio al posto delle mani, almeno in quei posti dove non è possibile lavarle con sapone ed acqua pulita.

C'è tanto da fare e c'è bisogno dell'aiuto di tutti : anche del tuo!

Il lavoro della spedizione è stato documentato in un filmato. Verrà realizzato anche un libro fotografico.

   

  TILICHO ONG/ONLUS - Via Pierluigi Nervi 64 - 00063 Campagnano di Roma - Italy - CF 97370700581
Copyright © 2005-2015